Tutto ha inizio nel 1761 quando Bartolomeo Borgogno fonda la cantina. Negli anni a seguire la storia dell’azienda si lega spesso a quella dell’Italia, come nel 1861, anno in cui si realizza l’Unità: il vino scelto per accompagnare il pranzo celebrativo dell'unificazione è il Barolo di Borgogno, a sottolineare la centralità che già allora questo importante marchio poteva vantare. Nel corso dei decenni il nome Borgogno ha rappresentato, per tutti gli appassionati dei migliori Barolo, il sinonimo stesso della sua migliore tradizione. Le fermentazioni spontanee, le lunghissime macerazioni, le botti grandi, quell’austerità e quell’eleganza che riusciva ad esprimere anno dopo anno, hanno collocato i Barolo di Borgogno costantemente ai vertici della denominazione. Il 2008 segna un’altra significativa tappa nella storia della cantina: l’azienda viene infatti rilevata da Oscar Farinetti, il patron di Eataly, che nel rispetto della tradizione continua oggi a ripercorrere quanto già fatto nel corso della storia.
Il “Cesare” di Borgogno è un Rosso storico, vino simbolo dell’azienda, dedicato (non a caso) a colui che ebbe il merito di cambiare letteralmente le sorti dell’impresa dopo averne assunto le redini: per l’appunto Cesare Borgogno. Un Rosso che prende forma di volta in volta grazie a un assemblaggio di quelle che la cantina Borgogno ritiene essere le migliori annate, per cui abbiamo in quest’occasione 1982, 2003 e 2014. Una sintesi perfetta di tradizioni e storia, che prende vita da lunghe fermentazioni e da lunghissimi invecchiamenti. Ineguagliabile per raffinatezza ed eleganza, irraggiungibile per il significato che racchiude in ogni sorso.