Orsogna nasce nel 1964 come Società olearia e vinicola, un consorzio di imprese, ma ora il 99% della produzione è concentrata sul vino. Dal 1994 ha avuto la conversione a biologico. Su 1.200 ettari complessivi, mille sono a conduzione biologica. E di questi il 35% sono biodinamici (300 ettari certificati Demeter, e 50 in conversione). Le uve coltivate sono per il 60% quelle del Montepulciano d’Abruzzo, ma ci sono anche Pecorino, Passerina, Cococciola, Malvasia, Pinot Grigio e Primitivo d’Abruzzo. I vigneti sono coltivati tra i 380 e 580 metri di altitudine, su un terreno abbastanza variabile, anche se la maggior parte è calcareo-argilloso o calcareo-sabbioso. La produzione complessiva è di circa 1,7 milioni di bottiglie. Per quanto riguarda la produzione, ci sono 4 linee: due certificate Demeter e due “solo” bio. La prima si chiama Zeropuro, e prevede che i vini non abbiano solfiti aggiunti e non vengano filtrati. La seconda, sempre certificata Demeter, si chiama Lunaria: in questo caso sono previste chiarifiche, filtrazione e aggiunte di solfiti, rimanendo sempre nell’ambito del biodinamico. La terza si chiama Vola Volè, e nasce da un progetto con l’università di Firenze, con la quale è stato fatto uno studio su dove vivono i lieviti nel periodo invernale. Si tratta di vini comunque piuttosto semplici e immediati. E il simbolo è il disegno di un’ape che, di etichetta in etichetta, cambia espressione. L’ultima è una linea “entry level”. I vini sono espressione di questo entusiasmo: molto interessanti sono i tre Montepulciano d’Abruzzo, nelle tre versioni Zeropuro, Lunaria e Vola Volè, ognuno con un proprio carattere, ma sempre concentrati a valorizzare il vitigno. Da segnalare anche la produzione di spumanti ancestrali, nella linea Lunaria, con la rifermentazione in bottiglia senza sboccatura: vini molto piacevoli, da bere freschi, ideali per l’estate.
Prodotto da uve Montepulciano. Gradazione 13,5%